Ma chi è stato il genio che ha inventato il nome, cioè l'influenza suina. In tutte le lingue del mondo significa che si tratta di un’influenza che prendono i maiali e non uomini. So che la cosa è assolutamente di una natura formale, non dipende dal nome se la prendi o no, ma la gente ha anche certe sensibilità e no gli piace essere chiamati maiali. Per primi hanno protestato gli ebrei e hanno proposto di chiamarla l’influenza messicana, da dove è iniziata la sua diffusione, ma ai messicani questo non è piaciuto perché non vogliono essere responsabili per una malattia di genere e che gli menzionano per le cose brutte. Ci sono stati anche quelli ai quali il suino nel titolo è andato proprio bene. Pensate un po’, sono stati gli arabi. Ecco la prova inconfondibile che l’Islam è l’unica religione giusta, perché loro non mangiano la carne suina vietata rigorosamente da Corano (almeno quando sono in compagnia degli altri musulmani, dalla mia esperienza), e Dio ha inviato questa malattia per punire quelli infedeli. La stupidità umana è veramente immensa. Hanno dimenticato lo tsunami di qualche hanno fa dove l’enorme maggioranza di mezzo milione delle vittime erano i musulmani. Vuol dire che in quella occasione i cristiani dovevano fare certe conclusioni, o no?
Sto scrivendo delle cose attorno al problema, ma la mia intenzione era di scrivere su qualcos’altro legato a questa disgrazia. All’inizio dell’Aprile io personalmente ho fatto una vacanza in Messico, di due settimane, una in giro per la penisola di Yucatan e l’altra in Riviera Maya, sdraiato come un maiale (si può dire?) sotto una palma. Torno a casa e dopo una settimana ecco la notizia: un’epidemia spaventosa (non la intitolo per non offendere uomini, maiali o messicani). Tantissimi conteggiati e morti in Messico, una veloce diffusione negli Stati Uniti: in quel periodo là sono le vacanze primaverili e tutti gli studenti sono andati a Messico per divertirsi con pochi soldi perché costa molto di meno che da loro. Allarme della organizzazione mondiale per la sanità; livello 5 di 6, quasi una pandemia. Da allora sono passati meno di tre mesi e mi risulta che siamo tutti vivi e più o meno felici; questo dovuto alle altre vicende. Nessuno più parla, scrive. Un po’ strano, no? Un totale di circa 100 vittime in tutto il mondo, prevalentemente nelle zone poco sviluppate dove la sanità è ai livelli piuttosto bassi. La percentuale delle vittime pressoché uguale alla mortalità dovuta all’influenza normale.
Alla fine ho scoperto che quasi tutti (governi, organizzazione mondiale per la sanità e tour operatori) conoscevano il problema già verso la fine del gennaio, ma sono stati zitti, tutti. Pensa al numero dei turisti che visita il Messico in quel periodo. Se non vengono c’è una enorme perdita finanziaria per tutti, i messicani ma anche i tour operatori di tutto il mondo. E come all’inizio l’hanno nascosta, e non è bello nascondere alle popolazioni queste notizie, ad un certo punto, all’improvviso hanno fatto una notizia mondiale di questo evento, uno scoop di primo ordine.