Vediamo un po’ la statistica della partita; possesso palla del Barcellona quasi il 70%. Molti dicono: “Possesso palla e niente altro”. E’ vero in un certo modo, ma è una visione superficiale di quello che è successo. Il Barcellona faceva una fatica tremenda ad arrivare davanti alla porta e tirare. Perché il Chelsea si è chiuso dietro con 10 giocatori. Basta vedere quante palle in difesa ha preso Drogba; è un attaccante ed attaccanti nella fase difensiva normalmente stanno sul centro del campo e non nella propria area di rigore. Chiusura totale, un catenaccio nel peggior senso della parola e tutti dicono che meritavano di passare. Un gioco che non offre niente agli spettatori. Il Chelsea ha avuto qualche occasione ma tutte basate sugli errori difensivi del Barcellona, non per merito delle buone e pensate azioni offensive. Ma gli spagnoli hanno avuto un grande merito, non molto caratteristico per le squadre latine; la pazienza, insistere e credere fino alla fine e sono stati ripagati di questo.
Arbitro
La lamentela principale degli inglesi, ma anche dei nostri commentatori, è l’arbitro. Sostengono che c’erano 3-4 rigori per il Chelsea. Nella moviola si è visto che tutti erano dubbi e in ogni caso l’azione non prometteva un gol per la squadra inglese. In effetti, la decisione arbitrale sicuramente sbagliata, e qui senza alcun dubbio, era a sfavore del Barcellona: l’espulsione di Abidal. Coloro che volevano vedere la verità hanno visto che Anelka si ha fatto lo sgambetto da solo e che non è nemmeno stato toccato ne momento della caduta da Abidal che era 2-3 metri dietro di lui.
Ragazzi, facciamola finita. E’ passata la squadra miglior, quella che dà più spettacolo e ne sono sicuro che tutti ci renderemo conto di questo nella finale a Roma. Forza Barcellona!