mercoledì, settembre 01, 2010

Sui matrimoni gay

Ogni tanto mi viene qualche pensierino, la riflessione sulle certe cose quotidiane, quelle dalle quali si parla con gli amici, che si trovano nei giornali , vedono nelle notizie o trasmissioni televisive oppure si per caso, o meno, imbatte su internet. Oggi ho trovato un post su un blog dove tutti erano favorevoli agli matrimoni gay e così io vorrei dire anche la mia.

Dal mio punto di vista su questo tema c’è un grande confusione, nessuno ragione e tutti seguono il cuore, confondendo spesso le cose della cultura, della società e della natura. Per difendere la propria vita l’uomo si è organizzato nella società rinunciando ad alcune libertà, di uccidere liberamente per esempio: suona bruttale, ma nella natura i conflitti si risolvono così, chi è più forte vince ed avanza nella gerarchia dell’evoluzione. L’ha fatto per acquisire alcuni diritti, sempre per esempio per avere la propria vita protetta dalle istituzioni (milizia, armata) che ha fondato.

La famiglia come la conosciamo è un’organizzazione societaria abbastanza naturale: il maschio e la femmina si riproducono, allevano i piccoli e stando insieme si dividono i compiti di procurare i beni necessario per sopravvivere e dare la protezione ai componenti della famiglia. E cosi, da tempi il termine matrimonio significa una famiglia legalizzata, con alcune agevolazioni per essere stimolata per riprodursi e mandare avanti la razza umana. In effetti, la risposta alla domanda che molti si pongono, “Ma quale è lo scopo della nostra vita su questa terra”, è molto semplice: la riproduzione della specie. Non siamo importanti noi (ovviamente, per noi stessi sì), ma è la razza e la sua forza di andare avanti, di adattarsi ai cambiamenti.

Una coppia gay non ha la principale prerogativa per formare una famiglia, cioè non può riprodursi, pertanto è comprensibile il fatto che il subconscio delle molte persone semplicemente rifiuta l’idea che possa essere legalizzato un legame omosessuale come un tradizionale matrimonio, come tra l’altro anche tutte le organizzazioni religiose.

Non sarebbe meglio per vedere quali i diritti si vogliono e vedere se gli stessi possono essere raggiunti in un altro modo, apportando qualche modifica o integrazione legislativa. Penso che lo scopo delle copie gay sia di vivere bene (a volte mi sembra che c’è qualche altro motivo dietro le manifestazioni e proteste) e non di entrare nel modo forzato nel campo della famiglia naturale. Già il matrimonio all’italiana è un bel pasticcio e sarebbe meglio di evitare un altro.